Obiettivi
Lo scopo del corso e' quello di fornire tutti i concetti basilari dell'Analisi
Matematica per funzioni di una e piu' variabili e le techiche di calcolo per
funzioni di una variabile. Una certa attenzione viene rivolta alla scelta degli
esempi significativi, spesso tratti dalle scienze applicate. Lo sviluppo della
teoria e' in gran parte lasciato al corso di Analisi Matematica 2, strettamente
collegato con questo.
Contenuti
Introdotti brevemente alcuni argomenti propedeutici, quali i numeri reali e
complessi e le funzioni trascendenti elementari nei campi reale e complesso, si
passa a una trattazione succinta delle successioni e delle serie di numeri
reali o complessi e di vettori.
Si entra quindi nel vivo del programma e all'introduzione di tutti i concetti
fondamentali dell'Analisi Matematica: limiti, continuita', derivate, integrali.
Questo viene fatto, in forma unitaria, per funzioni di una o piu' variabili, sia
pure partendo dal caso guida delle funzioni di una sola variabile.
Le nozioni di limite e di continuita' vengono presentate nell'ambito delle
funzioni che operano fra spazi euclidei, privilegiando negli esempi e negli
esercizi il caso delle funzioni reali di variabile reale, senza tuttavia
sottovalutare la situazione generale.
La parte teorica del calcolo differenziale si incentra sui concetti di
differenziabilita' e di differenziale. Questo motivo conduttore offre lo spunto
per la precisazione rigorosa del concetto di tangenza e per l'introduzione dei
vari tipi di derivate del primo ordine (derivate ordinarie, direzionali,
parziali, gradiente, matrice jacobiana), con le loro proprieta' principali e le
principali regole di calcolo, dunque con il risalto che tutti i tipi di
derivate meritano. Viene introdotto e usato sistematicamente il concetto di
funzione implicita, con relativo calcolo differenziale del primo ordine. Al
caso delle funzioni di una variabile, poi, e' dato un rilievo particolare anche
nella parte pratica (ad esempio negli studi di funzione, limitatamente alle
questioni legate alle derivate del primo ordine, come la determinazione di
massimi e minimi e degli intervalli di monotonia), mentre viene rimandata al
corso successivo l'acquisizione dell'analoga manualita' relativa a funzioni di
piu' variabili e a questioni che fanno intervenire derivate di ordine superiore.
La teoria dell'integrazione viene introdotta alla Riemann, ma attraverso una
formulazione astratta, che estende i casi dell'integrale su un intervallo o su
un rettangolo del piano, introdotti come prototipi. Il quadro e'
sufficientemente generale da comprendere, accanto agli integrali di funzioni di
una variabile e agli integrali multipli, gli integrali di linea e di superficie.
In questo contesto unitario vengono introdotte tutte le proprieta' fondamentali
degli integrali e la teoria della misura secondo Peano-Jordan. Per quanto
riguarda il calcolo effettivo, invece, ci si limita agli integrali
sull'intervallo e alle tecniche derivanti direttamente dal Teorema fondamentale
del calcolo (integrazione per parti e per sostituzione). Sugli integrali con
integrando o dominio non limitati viene dato solo un cenno, dato che questi
casi costituiscono uno degli argomenti principali di un corso successivo.
Nell'ultima parte di questo capitolo, infine, vengono introdotti per via
integrale i concetti di divergenza e di rotore, con le regole per il loro
calcolo effettivo, e viene dato un cenno sui Teoremi di Gauss e di Stokes.
Riferimenti bibliografici
G. Gilardi: "Analisi Matematica di Base", seconda edizione, McGraw-Hill, 2011.
Materiale vario nel sito web.
http://www-dimat.unipv.it/gilardi/WEBGG/teach.htm